Dopo la magica notte del deserto del Sahara, un’altra sorpresa indimenticabile del nostro viaggio in Marocco sono state le Gole del Dadès e del Todra. Questi due imponenti canyon, che si insinuano tra le montagne dell’Alto Atlante, sono mete poco frequentate dal turismo di massa o, meglio, esplorate frettolosamente da un turismo “mordi e fuggi”. Eppure, è proprio qui che abbiamo ammirato alcuni dei panorami più spettacolari del Marocco, che meritano senza dubbio una visita più approfondita.
Allontanandosi dalle rotte turistiche più battute, si scopre un vero paradiso per gli amanti, come noi, della natura, del trekking e per chi desidera conoscere i tradizionali villaggi berberi.
Cercare informazioni dettagliate su queste gole non è stato semplice, poiché molti turisti tendono a non soffermarsi a lungo in queste zone. Tuttavia, alloggiare due notti nella Valle del Dadès è stato uno dei momenti più memorabili del nostro itinerario in Marocco.
Continua a leggere per scoprire ogni dettaglio, se anche tu vuoi esplorare queste meraviglie naturali.
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Scoprire le gole del Dadès e del Todra
Dove dormire nelle Gole del Dadès
L’eterna domanda: dormire vicino alle Gole del Dadès o alle Gole del Todra? I due canyon distano circa 70km l’uno dall’altro. Noi abbiamo scelto le Gole del Dadès per l’ampia offerta di trekking. Sicuramente entrambe sono mete meravigliose, ma svegliarsi tra i palmeti e le rocce color ruggine della Valle del Dadès è stato incredibile.
Abbiamo soggiornato al Dar Rihana Dadès, probabilmente uno dei più curati tra quelli provati in Marocco. La pulizia impeccabile, la comoda posizione, la piscina esterna (ideale per le calde giornate estive) ci hanno conquistato. Inoltre, la cucina marocchina-internazionale è stato un vero piacere per il palato e la vista. Un ulteriore merito va allo staff, che c’ha particolarmente coccolato.
La bellezza della Valle del Dadès: tra paesaggi e trekking
Arrivando a Boumalne du Dadès, sembrava di essere entrati in qualche parco americano dello Utah. Siamo stati subito colpiti dalle montagne color ruggine, rosse e ocra, che sembrano quasi lunari e surreali. Questi paesaggi interrotti da oasi verdeggianti e dal fiume Dadès, che li ha scolpiti, erano perfetti per l’esplorazione a piedi attraverso dei trekking.
Purtroppo, a causa delle forti piogge dei giorni precedenti, tutti i sentieri erano diventati impraticabili, quindi abbiamo dovuto ripiegare su un’esplorazione in macchina, fermandoci ai vari punti panoramici per godere comunque della straordinaria bellezza della zona.
Lungo il nostro tragitto per raggiungere il Riad, nella valle del Tamlalt, abbiamo riconosciuto le famose Doigts de Singes (Dita delle Scimmie), formazioni rocciose scolpite dal vento che richiamano appunto la forma di dita di scimmia. Un abitante locale ci ha spiegato che l’area è ricca di sentieri di trekking, con viste spettacolari sulla catena montuosa dell’Alto Atlante, ma purtroppo in quel momento era tutto impraticabile.
Chilometri e chilometri di paesaggi spettacolari
Tuttavia questo era solo l’inizio di questa meravigliosa Valle del Dadès. La strada sale lentamente fino a raggiungere una serie di piccoli tornanti fino alla cima della montagna, dove si raggiunge il noto punto panoramico fotografato sui social, ovvero la vista dall’alto dei tornanti con le imponenti rocce della montagna che fanno da cornice. Bellissima vista, ma la vera poesia di questo posto inizia in realtà proprio da qui.
Quindi non tornare indietro, come fanno tutti i tour, ma prosegui lungo la strada per ammirare ulteriori scorci panoramici sul canyon e sulle sue gole. Bastano anche solo pochi chilometri per entrare nel vivo delle gole. Oltrepassale in auto o a piedi e lasciati meravigliare della sua bellezza. Se, invece, hai tutta la giornata libera come noi, prosegui ancora oltre fino a Tilmi, per godere di panorami in continuo mutamento per lasciarti stupire.
Sembrerà di essere atterrati in un altro mondo, per il suo silenzio e la maestosità della natura che si ha di fronte. Noi eravamo letteralmente senza parole.
Gole del Todra e la sua imponente natura
Ancora più famose delle Gole del Dadès, le Gole del Todra impressionano per le imponenti pareti di roccia calcarea color arancio, scolpite dal fiume Todra e alte fino a 160 metri.
Il momento ideale per visitare le Gole del Todra è al mattino presto, prima che arrivino i turisti e gli ambulanti che trasformano la zona in un vero e proprio mercato, facendo perdere la magia di questo posto. Oppure anche il primo pomeriggio può essere un buon momento per evitare la folla.
Quando arrivi in auto, poco prima delle gole, noterai una taverna e un parcheggio dove è possibile lasciare l’auto. Non fermarti, prosegui con l’autovettura, oltre anche alla fine della gola che sarà lunga neppure un chilometro e continua fino a quando la strada rimarrà in buono stato, all’incirca fino al paese di Toumliline.
La vista che prosegue dopo le Gole del Todra è davvero meravigliosa, e soprattutto non troverai praticamente nessun turista.
Ma come arrivare?
Le Gole del Dadès e di Todra sono solitamente una sosta “mordi e fuggi” perché vengono inserite per spezzare il lungo viaggio per il deserto di Merzouga. Se arrivi da Marrakech si raggiungono dalla strada N9, se invece sono una tappa successiva al deserto proseguirai per la strada N10.
Quando visitare le Gole del Dadès e del Todra
Sicuramente come un po’ per tutto il viaggio in Marocco, il periodo migliore è sempre la primavera e l’autunno per le temperature più miti. Soprattutto se desideri provare dei trekking. Noi siamo sopravvissuti anche ad agosto, con il caldo che per fortuna è secco e respirabile.
D’inverno, le montagne si coprono di neve, e anche se gli scenari possono essere molto suggestivi, la strada può diventare più pericolosa e i trekking meno accessibili.
Come prepararsi per i trekking sulle gole
A causa delle poche informazioni disponibili, è sempre consigliabile affidarsi a una guida locale per i trekking, sia per la sicurezza che per arricchire ulteriormente l’esperienza con storie e aneddoti del posto.
La Valle del Dadès ci ha rubato il cuore. Sebbene non siamo riusciti a completare i trekking pianificati a causa delle condizioni meteorologiche, sappiamo che questo è solo un arrivederci.
Ti consigliamo di evitare il classico turismo veloce: concediti il tempo di vivere appieno queste due mete straordinarie, immergendoti nella cultura locale e lasciandoti stupire dalle sue meraviglie naturali. Non limitarti allo scatto virale per i social, vivile queste zone.
Se vuoi quindi scoprire un lato autentico e selvaggio del Marocco qui ci devi venire. Conoscevi già questi luoghi? Ti aspettiamo nei commenti.