Marocco, terra di colori vivaci, paesaggi spettacolari e una cultura profonda. Un viaggio on the road è sicuramente il modo ideale per scoprire ogni angolo di questa terra. E nel nostro itinerario in Marocco, ti portiamo tra le sue città imperiali, montagne maestose, canyon, il deserto ovviamente e villaggi senza tempo.
Un itinerario emozionante, soprattutto nel Medio e Alto Atlante che ti lascia senza parole. Per noi un anello che inizia e finisce a Marrakech in 10 giorni, toccando alcune delle località più belle di questo paese. Pronto a scoprirlo?
Prima però, ricordati di fare sempre un’assicurazione di viaggio, perché un semplice imprevisto può costarti davvero molto.
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10 giorni in Marocco: il nostro itinerario on the road
Giorno 1: Casablanca e Rabat
Il nostro viaggio inizia a Rabat, o meglio siamo atterrati a Marrakech, e da qui con l’auto a noleggio ci siamo diretti a Rabat, con una breve sosta lungo la strada a Casablanca per ammirare la Moschea di Hassan II. Un monumento colossale e l’unica moschea del Marocco aperta anche ai non musulmani, oltre ad essere la terza al mondo per le sue dimensioni, che può ospitare fino a 25.000 fedeli.
Per visitarla al suo interno, ci sono degli orari precisi da rispettare, che ti consigliamo di verificare preventivamente online. Noi, abbiamo fatto solo una sosta veloce per vederla esteriormente, e già così è stata una piacevole scoperta.
Ripartiamo quindi per Rabat, la capitale del Marocco. Questa città ti accoglie con la sua vista sull’Oceano Atlantico e lunghi viali pieni di palme, oltre a delle splendide mura che racchiudono la medina. Devo dire che c’ha entusiasmato fin da subito.
Un giorno è sufficiente per ammirare la sua medina, la meno turistica di tutto il Marocco, o per lo meno di quelle da noi visitate. Ma soprattutto non perderti:
- la torre di Hassan e il Mausoleo di Mohammed V: sono i due monumenti più importanti della città;
- Kasbah les Oudaias con il suo ingresso trionfale tramite la porta Bab Oudaia;
- le porte di Bab El Had e Bab El Alou che aprono l’ingresso alla città vecchia;
- ovviamente una corsetta qui è d’obbligo visto le bellissime piste ciclabili.
Ti consigliamo anche l’ottimo Riad dove abbiamo soggiornato, forse il migliore di tutto il viaggio in Marocco: Riad Dar Soufa. Estremamente pulito e con una colazione che non dimenticheremo mai. Tutti prodotti freschi e preparati al momento. Inoltre posizionato all’ingresso della medina, ottimo per la visita della città.
Giorno 2: Chefchaouen
Da Rabat, ci spostiamo verso nord-est fino a Chefchaouen, la perla blu del Marocco. Una splendida città incastonata tra le vette del Rif, famosa per le sue case azzurre e la sua atmosfera artistica.
Innegabile che sia molto turistica, non c’è nulla di ben preciso da visitare. Perditi tra le sue vie, scatta innumerevoli foto da cartolina ma soprattutto, rimani qui una notte. Solo così potrai beneficiare del suo silenzio serale o mattutino quando i vari tour se ne saranno andati o devono ancora arrivare. Vivrai il suo silenzio e la sua pace, e la amerai anche tu come noi.
Inoltre soggiornando una notte a Chefchaouen potrai goderti il meraviglioso tramonto dalla moschea spagnola, che si raggiunge facilmente con una camminata di venti minuti dal centro.
A Chefchaouen abbiamo soggiornato presso Casa Sabila, una guest house famigliare ed accogliente, che suggeriamo.
Giorno 3: Fès
Il giorno seguente proseguiamo verso Fès. Una delle città imperiali più famose del Marocco, con la sua labirintica Medina dove perdersi tra i suoi souq colorati, tra spezie, tappeti e artigianato locale.
Fès è sicuramente una tappa da inserire in un itinerario on the road in Marocco. È un concentrato di cultura e storia assolutamente da vedere.
Scopri qui, cosa vedere a Fès in un giorno.
Giorno 4: Midelt
Midelt rappresenta una tappa ideale per interrompere il lungo viaggio da Fès al deserto del Sahara. Pensiamo che sia vitale vivere un on the road con calma e senza ritmi troppo serrati. In questo viaggio, è essenziale lasciare la fretta a casa, perché si assapora ancora meglio la bellezza dei vari panorami che si incontrano lungo la strada. Per arrivare a Midelt infatti, si percorrono lunghe strade infinite e deserte che, sembra quasi di essere in America.
Questa cittadina si trova nel Medio Atlante, famosa per le mele e per i suoi panorami suggestivi e noi, abbiamo alloggiato presso l’ecolodge Kasbah Izoran, situato in una piacevole posizione panoramica. Abbiamo trascorso un pomeriggio rilassante, dove ci siamo gustati thè alla menta, ammirando i paesaggi da cartolina tutt’attorno. Mustapha ci ha accolto come persone di famiglia, che non volevamo davvero più andare via.
È stata una tappa per spezzare il viaggio, ma che in realtà è stato un luogo che c’è entrato nel cuore, per la pace e la famigliarità che abbiamo percepito. Vicino alla struttura c’è anche un piccolo canyon che ti consigliamo di andare a visitare per il suo fascino infinito.
Giorno 5: Deserto del Sahara
Questa tappa del viaggio, la desideravamo da quando avevamo iniziato a sognare questo on the road. Uno dei luoghi più magici del Marocco: il deserto del Sahara. Dormire tra le dune dorate di Erg Chebbi a Merzouga, è stata un’esperienza indimenticabile.
Dicono che la prima volta sul deserto non si scorda mai, ed è stato proprio così. Nonostante il temporale notturno, abbiamo vissuto emozioni che non si possono spiegare ma che bisogna provare. Il silenzio, i colori del deserto sono davvero unici. Eravamo increduli da così tanta bellezza.
Tutti i dettagli per dormire nel deserto li trovi nella nostra guida, breve ma dettagliata, per vivere un’esperienza unica.
Giorno 6-7: Gole del Dadès
Dopo la splendida alba e l’ultima camminata sulle dune del deserto, ci siamo diretti verso le Gole del Dadès, con una breve sosta prima alle vicine e splendide Gole del Todra.
Questa è stata decisamente la tappa più difficile da organizzare ma, allo stesso tempo, più bella ed emozionante, dopo il deserto.
Difficile perché, non si trovano molte informazioni online, e spesso sono confuse o poco chiare, in quanto per molti, rappresenta solo una tappa di passaggio e invece per noi amanti della natura, merita una sosta aggiuntiva. Qui infatti abbiamo ammirato i panorami più belli di tutto questo viaggio in Marocco.
Montagne, canyon, paesini sperduti, strade panoramiche incredibili, che ad ogni curva i colori e i paesaggi erano in continuo mutamento. Tutti panorami stupefacenti, uno più bello dell’altro che questi due giorni, ci hanno lasciato letteralmente senza parole.
La nostra idea iniziale, quando abbiamo iniziato a studiare il nostro itinerario di viaggio in Marocco, era di fare appunto dei trekking alle Gole del Dadès. Ma a causa di un forte temporale il giorno prima del nostro arrivo, e alla sua conseguente esondazione dei fiumi, tutti i sentieri erano impraticabili che, ci siamo dovuti diciamo “accontentare” di ammirare i panorami dalla strada.
Un’esperienza comunque piacevole e che non c’ha fatto pentire della nostra scelta. Tranquillo, dedicheremo a questo luogo sicuramente un articolo apposito.
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Giorno 8: Ait Benhaddou
Partiamo di primo mattino e ci dirigiamo verso Ait Benhaddou, facendo prima una sosta all’Oasi di Skoura, dove abbiamo visitato la Kasbah Amridil, la più ammirata del Marocco. Ingresso del ticket è di 40 dirham.
Ma in particolare, dietro alla kasbah è possibile visitare i suoi palmeti, patrimonio Unesco, una zona soprannominata anche l’”Oasi dalle mille palme”, vista la sua lunga estensione per oltre 24 km. Infatti orientarsi non è per nulla facile. Ti consigliamo di ingaggiare una guida per non smarrirti. Noi fortunatamente, siamo stati gentilmente seguiti da un local che ci ha riportato nella giusta strada e ci ha aiutato nella visita, spiegandoci ogni dettaglio di questa oasi. Senza di lui, non l’avremmo mai potuta apprezzare e conoscere.
La vera meta di oggi
Arriviamo quindi alla meta finale di questa giornata, presso il villaggio di Ait Benhaddou, patrimonio Unesco e set cinematografico di numerosi film famosi, come “Il Gladiatore”. Le kasbah di questo villaggio sono costruite con fango e paglia e sono sicuramente un esempio straordinario di architettura tradizionale del sud del Marocco.
Per visitare questo villaggio ti bastano semplicemente due ore, ma dormire qui una notte è stato fondamentale per godere del suo silenzio, non appena se ne sono andati tutti i tour, e anche per interrompere il lungo viaggio fino a Marrakech.
Il panorama della valle attorno ad Ait Benhaddou inoltre è davvero suggestivo. Ti consigliamo infatti di sorseggiare un piacevole thè alla menta in una delle tante terrazze panoramiche o, ancora meglio, ammirare il tramonto dalla sommità del villaggio.
Fai attenzione, ad entrare nel villaggio dal piccolo ponte principale, che si trova verso la fine del paese, se arrivi come noi da Ouarzazate. Se entri da altre porte, accessibili se il fiume è in secca, ti chiederanno di acquistare un biglietto, in quanto è l’ingresso di una famiglia. Ma non c’è nessun biglietto da acquistare nella realtà.
Noi abbiamo soggiornato presso Guest House Bagdad Cafè, ottima location per visitare il paese ma soprattutto, colazioni e cene davvero deliziose e sempre abbondanti, con prodotti di alta qualità.
Nei dintorni di Ait Benhoddou puoi anche visitare la vicina Oasi fint, un villaggio di circa 150 persone che vivono ancora una vita molto tradizionale. Un’oasi davvero ben tenuta, quasi irreale e la vicina Ouarzazate per un salto presso gli Atlas Studios e il Museo del cinema.
Piccola deviazione, se come noi hai un giorno in più!
In base ai nostri voli, avevamo un giorno in più da piazzare, e abbiamo deciso di trascorrerlo sempre ad Ait Benhaddou per andare a scoprire una piccolissima parte della Valle del Dràa. È stato un lungo viaggio fino a Tamnougalt, che non ha deluso le nostre aspettative per i suoi paesaggi, a volte surreali, ma in realtà è una parte di Marocco che probabilmente, meriterebbe un viaggio assestante, magari noleggiando un 4×4 per ammirare la sua parte più interna.
Giorno 9-10: ultima tappa itinerario Marocco, Marrakech
Il nostro itinerario di viaggio in Marocco termina con Marrakech, conosciuta anche come la “perla del sud”.
Per arrivarci ti consigliamo di percorrere la strada più lunga, ma allo stesso tempo più panoramica, passando per Telouet, attraverso la P1506. In questa strada, il fiume Onuila ha scavato magnifici canyon nella roccia rossa, intervallati da splendide oasi verdi. La perfetta conclusione di questo viaggio on the road.
Passato poi il passo Tizi n’Tichka e arrivati a Marrakech, lasciamo subito l’auto. Perché Marrakech si può esplorare comodamente a piedi, e soprattutto guidare qui è davvero complesso.
Questa città è sicuramente molto turistica, ma nonostante ciò, siamo stati particolarmente e piacevolmente colpiti. Una medina meno chiusa rispetto a Fès, molto colorata, con ampi spazi aperti dove respirare. Anche qui non mancano gli innumerevoli souq da visitare, ma anche monumenti come il Palazzo Bahia e la Madrasa di Ben Yousef. Sicuramente una città che mescola l’antico con il moderno. Un piacevole mix che ti spiegheremo con un articolo preciso.
Itinerario Marocco: che piacevole scoperta
Questo itinerario in Marocco offre davvero una visione ampia delle meraviglie di questo paese. Non tutte ovviamente, ma ti permette di ammirare città ricche di storia, panorami naturali da cartolina, che sarai conquistato da ogni singolo chilometro.
Se non te la senti di viverlo in autonomia come noi, puoi sempre avvalerti di guide esperte, attraverso l’organizzazione di tour privati o condivisi, come Morocco Mystical Tours. Un’agenzia viaggi, gestita da una famiglia berbera, radicata nel deserto del Sahara, che ti può cucire addosso il tuo viaggio su misura. Spulcia le loro proposte direttamente online.
Lascia a casa eventuali pregiudizi, ma piuttosto lasciati conquistare dal fascino di questa terra. Un paese sicuramente ricco di contrasti, ma che ti lascia ricordi memorabili. Troverai un popolo che ti accoglierà a braccia aperta, e che non ti farà mancare nulla, soprattutto fuori dalle mete più turistiche.
Ma allo stesso tempo attraverserai villaggi dove l’acqua la prendono ancora nel pozzo, dove gli asini sono il loro unico mezzo e ci sono chilometri con plastica lungo la strada, quella plastica che non abbiamo mai trovato a colazione. Gente che cammina lungo strade deserte o che è seduta ad aspettare ore e, anche tu ti chiederai: “ma dove sta andando che non c’è nulla o cosa sta aspettando?”.
Ogni volta che ripensiamo a questo viaggio in Marocco, ritornano alla mente un sacco di emozioni, che siamo sempre più convinti, che la scelta di visitare questo splendido paese è stata decisamente corretta.
Viaggia, non essere diffidente. Tornerai ricco di emozioni, esperienze e consapevolezza, cambia il tuo pensiero, apri la mente e vivrai emozioni che ti rimarranno per sempre nel cuore. Non vediamo l’ora di raccontarti tantissimi altri dettagli, nei prossimi articoli.
Lara complimenti! Bellissimo articolo. E che voglia di partire…
Grazie, è proprio questo l’obiettivo:-)