Aggiornato il 12 Settembre 2025 alle 03:34 pm
Complice la partecipazione alla 21^ Marcialonga Running Coop, abbiamo approfittato per organizzare un weekend sulle nostre amate Dolomiti, in particolare in Val di Fiemme. Ma cosa fare dopo 30 km di corsa? Un trekking semplice ma panoramico, perfetto per rigenerarsi senza rimanere fermi troppo a lungo. Oggi ti portiamo ai piedi del Latemar, lungo un sentiero ad anello immerso nella natura, con viste a 360° e un’atmosfera di pace e silenzio.
Sei pronto a seguirci tra i paesaggi dolomitici che si estendono dal Trentino all’Alto Adige? Zainetto e scarpe allacciate, si parte!
Prima di iniziare, se non conosci questa valle, leggi anche i nostri 5 consigli su cosa fare in Val di Fiemme!
Trekking ad anello ai piedi del Latemar: percorso

Il trekking parte dall’Alpe di Pampeago, che si raggiunge facilmente in auto da Tesero di Fiemme. Si può parcheggiare nell’ampio spiazzo davanti alla cabinovia, poco prima del divieto d’accesso alle auto. Dal 20 giugno al 20 settembre è possibile proseguire fino al parcheggio Tresca, ma solo prima delle ore 10 o dopo le 14.
Da qui imbocchiamo la strada asfaltata verso il Passo Pampeago. Dopo un breve tratto, al primo bivio svoltiamo a destra affrontando l’unica salita ripida dell’intero percorso. Proseguiamo per questo sentiero e prima della curva svoltiamo a sinistra, in un single track ahimè non indicato con dei cartelli ma intuibile da intraprendere. (A fine articolo troverai la nostra traccia GPS da scaricare.)
Il sentiero è sempre in costante salita, ma non particolarmente ripido. Non abbiamo incontrato nessuno in questo tratto che, è stato un vero piacere godere dell’aria fresca di montagna e del suo incantato silenzio.
Passo Feudo: la terrazza sulle Dolomiti
Dopo circa mezz’ora di cammino arriviamo al Passo Feudo e alla sua omonima baita. Da qui la vista spazia sulle Pale di San Martino e sulla Catena del Lagorai: un vero balcone naturale sulla Val di Fiemme.

Proseguendo sul sentiero 516, si raggiunge il celebre Rifugio Torre di Pisa, una meta che abbiamo esplorato successivamente e che ti consigliamo assolutamente di visitare. La vista da lassù è spettacolare, con il Latemar che si staglia imponente alle spalle.

Ai piedi del Latemar verso Oberholz
Ma oggi abbiamo detto, nulla di impegnativo, quindi per mantenere il trekking semplice, oggi deviamo al bivio sul sentiero n. 18, che scende molto facilmente fino alla seggiovia Oberholz.
Il percorso si snoda ai piedi del Latemar, regalando panorami incredibili e un continuo senso di meraviglia. Una vera e propria cartolina che emoziona.
Lungo il cammino incontriamo il Latemar 360°, una terrazza panoramica che permette di ammirare tutte le catene montuose circostanti. Poco dopo raggiungiamo il noto rifugio Oberholz, a 2.096 metri di altitudine, un esempio di architettura moderna ed ecosostenibile.

Ammettiamo però che non ci ha colpito particolarmente: la vicinanza alla seggiovia ne riduce un po’ il fascino esterno, anche se l’interno è molto curato e accogliente.
Diciamo che c’ha lasciato un po’ l’amaro in bocca che, preferiamo proseguire e fare una sosta successivamente.
Il ritorno con sosta in malga
Per chiudere l’anello seguiamo il sentiero n. 22, sempre abbastanza pianeggiante, che alterna tratti nel bosco a splendidi punti panoramici. In breve arriviamo alla suggestiva Malga Mayrl a quota 2.050 metri, incastonata sotto le vette del Latemar. Un luogo perfetto per una pausa rilassante, tra aria pura e viste da cartolina.

Impossibile non fare una sosta qui nei loro sdrai per respirare dell’aria sana di montagna e prendere un po’ di sole, con viste che fanno bene al cuore e all’anima.
Dopo la piacevole sosta, ripartiamo sempre lungo il sentiero n. 22, che ci fa attraversare un pianoro panoramico sempre con vista Latemar, passando per altre malghe come la Zischg Alm, dove ci concediamo un’ultima fetta di dolce tipico, prima di chiudere l’anello e tornare al punto di partenza.
Da giugno a settembre, puoi seguire anche il cosiddetto “giro delle tentazioni”: ogni rifugio propone un dolce diverso, rendendo la scelta della sosta ancora più… difficile.
Quindi non solo ammirerai splendidi panorami ma potrai farti tentare dalle loro delizie. Sta a te scegliere quale percorso intraprendere e soprattutto dove fermarsi. Sarà una dura la scelta, lo sappiamo!
Dati tecnici:
- Dislivello: 730 metri
- Lunghezza percorso: 13,8 km
- Tempo di percorrenza: 3.30 ore
La semplicità e la bellezza del Latemar

Questo trekking ad anello ai piedi del Latemar è perfetto se cerchi un’esperienza panoramica ma non troppo impegnativa. I paesaggi dolomitici ti regalano emozioni uniche, tra silenzi rigeneranti, rifugi accoglienti e malghe autentiche.
Ci piacerebbe esplorare ancora di più questi sentieri, magari correndo, visto che il dislivello e la tecnicità lo permettono. Abbiamo trovato questa zona davvero tranquilla, che merita di essere esplorata più a fondo.
Un itinerario semplice ma ricco di bellezza, che ti farà innamorare del Latemar e della Val di Fiemme.


Sono stata a Predazzo, in Val di Fiemme, diverse volte ma non ho mai pensato di darmi al trekking. Sicuramente è il modo migliore di scoprire questi territori e soprattutto di conoscerne gli scorci naturali. Lça prossima volta non mi farò prendere dalla pigrizia e cerherò di intraprendere questo percorso. Mi affascina molto e sembra anche facile da fare.
Si si semplice, ed eventualmente ti puoi aiutare salendo in quota con la seggiovia. E poi fatti tentare anche dai dolci delle varie baite, vere prelibatezze!
Amo molto le Dolomiti, sono tra le montagne più affascinanti che io abbia mai visto; però, ad essere sincera fino in fondo, non amo il trekking, se devo scegliere preferisco sempre il mare!
Giustamente ad ognugno le sue preferenze! Noi non potremmo vivere senza almeno un week al mese in montagna!
Che spettacolo questi posti! Non amo particolarmente la montagna, ma la sua bellezza è indiscutibile!
Diciamo che le Dolomiti sono una garanzia! 🙂
Una zona in cui oramai sono di casa, ma non ho ancora effettuato l´escursione ad anello del Latemar. Mea culpa. ma quest´estate, ho immolato le vacanze per vari impegni. Ma la montagna chiama e magari questo mese di settembre faró un giro sul Latemar
Potrebbe essere assolutamente un’ottima idea!