Oggi ti portiamo in un rifugio davvero panoramico che si trova tra il meraviglioso Catinaccio Rosengarten e l’imponente Sciliar. Siamo a 1.737 metri di altitudine, e stiamo parlando del rifugio Tschafon, chiamato anche rifugio Monte Cavone. Se ami quindi i trekking panoramici e tutto sommato non particolarmente impegnativi, sei proprio nella pagina giusta.

Allaccia le scarpe, e seguici in questa escursione invernale da sogno.

Punto di partenza

Forestale di partenza

Il rifugio Tschafon si trova all’interno del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio ed è facilmente raggiungibile da Tires al Catinaccio. Il punto di partenza per l’esattezza è il centro di San Cipriano di Tires.

Noi siamo partiti direttamente dal nostro alloggio (un alloggio da sogno, tra l’altro: Chalet Tschogerhof), ma puoi eventualmente segnare in Google Maps il parcheggio di Bagni di Lavina Bianca, dove troverai diversi parcheggi disponibili gratuiti.

Se parti dal centro di San Cipriano, inizialmente seguirai il sentiero n. 6, altrimenti dal parcheggio la forestale da seguire è la numero 4A. Impossibile in ogni caso sbagliare, perché i segnavia sono presenti ad ogni svolta, e sempre ben precisi.

Rifugio Tschafon: come arrivare

Il sentiero parte quindi subito in salita su una larga forestale, ma sale sempre dolcemente e, già fin dall’inizio, la vista sul Catinaccio è incredibile. Una panoramica che si fa sempre più maestosa.

Vista Catinaccio

Al primo bivio svoltiamo a destra lungo il sentiero n. 4. Proseguendo invece dritti avremmo raggiunto il laghetto Wuhnleger, ma che vedremo al nostro ritorno.

A questo punto ci sono due opzioni: proseguire lungo la forestale oppure attraverso un comodo sentiero. Inizialmente abbiamo avuto, la poco brillante idea, di rimanere in forestale, perché solitamente con la neve è più semplice.

Ecco, non te lo consigliamo, perché la forestale è molto più ripida, da togliere davvero il fiato. Abbiamo così deciso di seguire poi il sentiero sul bosco. È la via meno diretta e leggermente più lunga, ma con un saliscendi molto più agevole e con viste e scorci panoramici incantevoli.

Rifugio Tschafon

Ovviamente, prima di fare la tua scelta, valuta sempre in base allo strato del manto nevoso che trovi.

Proseguiamo quindi nel bosco, ma è inevitabile fermarsi più e più volte ad ammirare il panorama tutt’attorno o a sedersi nelle varie panchine lungo la via per assaporare la meraviglia e la pace assoluta che ci circonda.

Rifugio Tschafon

La meraviglia al rifugio Tschafon

Ma è solo l’inizio di questo spettacolo. Quando arriviamo al rifugio Tschafon si apre di fronte a noi una vista a 360° che non lascia spazio alle nostre parole.

Rifugio Tschafon

Il rifugio Monte Cavone Tscahfon è situato in una posizione davvero strategica, con una vista spettacolare verso tutto il Catinaccio, le Torri del Vajolet e anche il Latemar.

Rifugio Tschafon

In inverno il rifugio è purtroppo chiuso, ma godersi il proprio pranzo al sacco da qui è stato davvero speciale. Un vero momento di relax. Non vediamo l’ora di ritornarci anche in estate, perché abbiamo respirato davvero una pace indescrivibile. Quel silenzio tipico di montagna che solitamente ricerchiamo.

Rifugio Tschafon

Anche in questa escursione invernale in Val di Tires, abbiamo incontrato pochissime persone che ci siamo goduti ogni singolo momento. Questa valle è davvero ancora incontaminata e per nostra fortuna distante dal turismo di massa.

Lo ammettiamo non saremo mai più voluti scendere. Ma visto che le temperature erano abbastanza fredde, siamo purtroppo ritornati per lo stesso percorso facendo tuttavia una deviazione seguendo il segnavia n. 4 verso il laghetto Wuhnleger.

Laghetto Wuhn

In inverno il laghetto, è interamente ghiacciato, ma anche da qui la panoramica verso il Catinaccio è sempre più incantevole. Ci immaginiamo però che bello che  dev’essere ammirare l’enrosadira all’alba o al tramonto da questo laghetto.

E per questo motivo ci dovremmo per forza ritornare.

Dati tecnici:

  • Dislivello: 610 metri
  • Lunghezza percorso: 8,20 km
  • Tempo di percorrenza: 2.30 ore

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Consigli per questa ciaspolata

L’attrezzatura adeguata è sempre necessaria, anche quando non sono particolarmente impegnativi i sentieri. Questo non vale solo per ramponcini o ciaspe, ma anche per un abbigliamento che tenga le fredde temperature.

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E cosa ancora più importante, verifica sempre le condizioni meteorologiche e il bollettino valanghe. La sicurezza è sempre da mettere al primo posto.

Rifugio Tschafon

Questa escursione invernale al rifugio Tschafon, è stata la prima in Val di Tires, ed è rimasta decisamente nei nostri cuori. Qui trovi pace e viste indimenticabili. Salvati quindi questo articolo e condividilo con chi vuoi vivere questa magia.

E se come noi, hai un amore sconfinato per il Gruppo del Catinaccio, ti consigliamo anche questa camminata: “Malga Haniger: escursione invernale ai piedi del Catinaccio

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Lara & Davide

Due cuori in viaggio, con una costante voglia di fuga. Viaggiatori zaino in spalla, amanti dello sport e della natura e che non amano lasciare i propri sogni nel cassetto. Tra una corsa e l’altra ti raccontiamo il mondo.

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