Se ami le escursioni invernali e panoramiche e, come Lara, hai un amore incredibile verso il Gruppo del Catinaccio, questa escursione ad anello sul Monte Cavone è un’esperienza da non perdere. Il percorso ti porterà fino al rifugio Tschafon, passando per il suggestivo laghetto Wuhnleger e regalando panorami spettacolari verso il Catinaccio, lo Sciliar, la Valle Isarco, il Renon e i monti Sarentini.
Perché scegliere questo percorso?
In questo articolo ti proponiamo un’alternativa interessante per raggiungere il rifugio Tschafon rispetto al percorso da San Cipriano, di cui ti avevamo già parlato qui: rifugio Tschafon Val di Tires. Questo itinerario ad anello offre viste uniche e un’immersione totale nella natura incontaminata del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio.
L’escursione ad anello del Monte Cavone in dettaglio
Il punto di partenza è il sentiero n. 6 da Völsegg. Noi siamo partiti direttamente dal nostro Aparthotel Ansitz Veselck, una struttura sostenibile con viste da cartolina che ti consigliamo vivamente: scopri l’aparthotel Ansitz Velseck.
Prima tappa: Schönblick
Dal punto di partenza, il sentiero n. 6 ti conduce fino al primo punto panoramico, Schönblick, da cui potrai ammirare la bellissima Fiè allo Sciliar e il Gruppo del Brenta. Questo tratto è prevalentemente in discesa e ti porterà fino al ristorante Schönblick, sopra Aica di Fiè.
Salita verso il Rifugio Tschafon
Dal ristorante Schönblick, prosegui lungo i sentieri 7 e 7A. Da questo momento, probabilmente le ciaspole diventeranno indispensabili, poiché il tracciato potrebbe non essere battuto. Questa zona è poco frequentata e raramente viene percorso l’intero giro ad anello in inverno. Per noi, questo è un vantaggio: il silenzio del bosco e la pace della natura ci hanno regalato un’esperienza unica.
La salita non è mai estremamente impegnativa: è dolce e regolare, diventando più ripida solo negli ultimi chilometri. Il fiato si farà più corto, ma questo ti permetterà di fare delle pause e ammirare così la bellezza dei panorami che si apriranno davanti a te.
Quando raggiungi il rifugio Tschafon (Monte Cavone), a 1.737 metri di altitudine, preparati a essere sopraffatto dalla bellezza del Catinaccio, delle Torri del Vajolet e del Latemar. Una vista così spettacolare farà dimenticare ogni fatica.
Sei all’interno del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio e nonostante per noi, sia già la terza volta che saliamo qui, il cuore si riempie sempre di grandi emozioni, gli occhi si illuminano e restiamo estasiati di fronte a così tanta bellezza.
Il rifugio in inverno è chiuso. Questo contribuisce a rendere l’esperienza ancora più speciale, perché difficilmente incontrerai molte persone o gruppi, e potrai goderti il silenzio della montagna, un elemento che anche noi ricerchiamo ogni volta che ci avventuriamo in queste escursioni.
Sotto il sole, ci siamo concessi una pausa su una panchina, immersi nella quiete e nei panorami, quasi irreali, che sembrano usciti da un quadro.
Se hai ancora energia, in circa 20 minuti puoi raggiungere la Cima Völsegg (Monte Balzo), dove le viste si aprono ulteriormente, abbracciando Bolzano e la Valle Isarco.
Ritorno attraverso il laghetto Wuhnleger
Per la discesa segui i sentieri 4 e 4B. Ti consigliamo di indossare i ramponcini per affrontare in sicurezza eventuali tratti ghiacciati. Lungo il percorso, fai una deviazione per visitare il laghetto Wuhnleger, celebre in estate per il riflesso delle Torri del Vajolet nelle sue acque. In inverno, il laghetto è ghiacciato, ma il panorama resta incantevole.
Rimanere qualche istante a contemplare questa vista è un piacere che difficilmente si dimentica. È sempre difficile rientrare dopo aver ammirato scenari così straordinari, ma il percorso ad anello ti riporta al punto di partenza in circa 40 minuti.
Dati tecnici:
- Dislivello: 590 metri
- Lunghezza percorso: 8,70 km
- Tempo di percorrenza: 2.30 ore
Un’alternativa per iniziare il percorso
Puoi intraprendere questa escursione anche dal parcheggio di Bagni di Lavina Bianca, passando prima per il laghetto Wuhnleger, il punto panoramico Schönblick e il rifugio Tschafon. Consigliamo di seguire l’itinerario in senso orario per sfruttare al meglio le viste panoramiche.
Consigli utili per l’escursione ad anello del Monte Cavone
Infine qualche suggerimento per vivere al meglio questa escursione ad anello del Monte Cavone:
- difficoltà: l’escursione è di media difficoltà. È richiesto comunque un buon allenamento e l’uso di attrezzatura adeguata, specialmente in inverno;
- attrezzatura indispensabile: ciaspole, ramponcini, bastoncini da trekking e abbigliamento invernale adeguato, oltre a snack, e una bevanda calda, essendo il rifugio chiuso;
- sicurezza: controlla sempre le previsioni meteo prima di partire e la situazione valanghe. Noi solitamente verifichiamo in questo sito il bollettino valanghe giornaliero. In montagna, la sicurezza è fondamentale.
Per consigli su attrezzatura e abbigliamento, dai un’occhiata invece al nostro shop: attrezzatura trekking consigliata.
L’escursione ad anello del Monte Cavone fino al Rifugio Tschafon è un’esperienza che ti resterà nel cuore. Panorami emozionanti, silenzio rigenerante e una natura incontaminata rendono questo itinerario perfetto per chi cerca un’avventura invernale lontano dalla folla. Preparati, rispetta la montagna e goditi questa meravigliosa escursione!
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