Aggiornato il 5 Giugno 2025 alle 03:32 pm

Se sei in vacanza a Tires, e cerchi un’esperienza immersiva nella natura, l’escursione fino al rifugio Tschafon è la scelta ideale. Un itinerario non troppo impegnativo, ma ricco di panorami incredibili, nel cuore del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio.
Il rifugio Tschafon – noto anche come Rifugio Monte Cavone – si trova a 1.737 metri di altitudine, circondato dalle spettacolari vette dolomitiche.

Ci eravamo innamorati di Tires nella sua veste invernale, ma anche in estate ha sempre il suo fascino, grazie alla sua posizione impareggiabile con vista panoramica sul meraviglioso Catinaccio Rosengarten, ma non solo. Vista dolomitica, tra l’altro, tra le nostre preferite.

Escursione a Tires

Allaccia gli scarponi e preparati a scoprire tutti i dettagli di questa splendida escursione a Tires, tra boschi ombrosi, viste dolomitiche e rifugi autentici.

Dove siamo

Siamo in Val Tires, tra il Passo Nigra e Bolzano, e la si raggiunge facilmente uscendo dall’autostrada A22 a Bolzano Nord, e seguendo successivamente la strada statale fino a Prato Isarco per poi svoltare verso Tires al Catinaccio.

Il punto di partenza è il parcheggio gratuito situato a Bagni di Lavina Bianca nella piccola frazione di San Cipriano.

Escursione a Tires: come arrivare al rifugio Tschafon

Escursione a Tires

Dal parcheggio di Bagni di Lavina Bianca, seguiamo l’ampia forestale ben segnalata n. 4A, sempre in salita, ma con una pendenza davvero dolce. Fin dal principio notiamo la bellezza del Catinaccio, una panoramica che ci accompagnerà per tutta l’escursione.

Al primo bivio, manteniamo la destra seguendo il sentiero n. 4. La salita si fa più ripida. Infatti ti consigliamo di abbandonare la forestale e camminare sul sentiero all’interno del bosco.

Escursione a Tires

Comodo in estate perché all’ombra, ma soprattutto molto più lieve e agevole in salita. Camminiamo in mezzo a pini mughi e, durante l’escursione abbiamo modo di sostare più e più volte, per godere delle viste, che man mano che ci si alza di quota, sono sempre più maestose.

Rifugio Tschafon

Ma è quando giungiamo al rifugio Tschafon che ci si apre una veduta a 360° sulle cime circostanti. Un vero incanto. In primis ovviamente il Catinaccio con le sue evidenti Torri del Vajolet, ma anche il Latemar e le cime del Corno Nero e Bianco.

Se arrivi prima di pranzo, qui si può godere ancora di un’infinita calma. Molti escursionisti, vengono qui proprio per godersi un pranzo altoatesino con vista. E capiamo bene il perché.

Deviazione verso Cima Völsegg

Escursione a Tires

Visto che la camminata è semplice, decidiamo di proseguire fino alla Cima Völsegg ovvero la cima del Monte Balzo, a 1.834 metri di altitudine. Si tratta di una breve deviazione di soli 20 minuti, che vale la pena di aggiungere a questo itinerario, perché ci permette di godere di ulteriori panorami da cartolina verso i monti Sarentini, il Gruppo del Brenta fino a Bolzano. Che da qui si vede molto bene, nonostante in questa giornata, ci sia un po’ di foschia.

Escursione a Tires

Il sentiero n. 9 è il segnavia da seguire, e lo troviamo una volta oltrepassato il rifugio.

Scendiamo, quindi dalla cima e facciamo una breve sosta al rifugio Tschafon per una buona fetta di strudel con vista, sul paesaggio dolomitico circostante, per poi rientrare inizialmente per lo stesso percorso fino ad un bivio, dove abbiamo seguito il segnavia n. 4 verso il laghetto Wuhnleger.

Laghetto Wuhn

Punto sicuramente strategico per ammirare l’alba e il tramonto con il Catinaccio che si riflette sull’acqua del lago.

Dati tecnici:

  • Dislivello: 630 metri
  • Lunghezza percorso (A/R): 8,60 km
  • Tempo di percorrenza: 2.30 ore

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Escursione a Tires: variante anello Monte Cavone

Se desideri un’escursione ad anello più articolata, puoi partire sempre dal parcheggio di Bagni di Lavina Bianca. Invece di svoltare subito al bivio per salire direttamente al rifugio, prosegui dritto fino a raggiungere il suggestivo laghetto di Wuhnleger. Dopo una breve sosta per ammirarne la bellezza, continua in direzione di Völsegg.

Escursione a Tires

Da qui, imbocca il sentiero n. 6 che conduce alla prima tappa: il punto panoramico di Schönblick. Successivamente, prosegui sui sentieri 7 e 7A, che ti porteranno fino al rifugio Tschafon.

Puoi trovare tutti i dettagli di questo itinerario in questo articolo dedicato: “Escursione ad anello Monte Cavone“.

Per il rientro si segue lo stesso percorso dell’itinerario principale. Se hai già visitato il laghetto all’andata, puoi eventualmente evitarlo al ritorno. Il dislivello complessivo resta pressoché invariato.

Escursione a Tires

In questo angolo di paradiso si respira davvero una pace infinita. Il rifugio Tschafon, poco affollato anche in alta stagione, è il luogo perfetto per chi cerca silenzio, natura e viste da cartolina.

Non ti resta che preparare lo zaino e vivere questa indimenticabile escursione a Tires, tra i paesaggi più belli delle Dolomiti.

Dove dormire a Tires

Alloggi sostenibili

L’Alto Adige è sempre una garanzia anche per la qualità dei suoi alloggi e per la sua accoglienza altoatesina e Tires offre diverse soluzioni autentiche e panoramiche dove pernottare. Noi abbiamo soggiornato in passato presso Chalet Tschogerhof e non potevamo scegliere struttura migliore. Si tratta infatti di una piccola struttura con 3 chalet costruiti interamente in legno e certificati “casa clima A”. Il posto ideale se cerchi, comfort, pace e una meravigliosa vista panoramica.

In alternativa, puoi optare per Ansitz Velseck, un alloggio storico e affascinante, situato in posizione privilegiata sopra il paese. Qui potrai godere di una vista spettacolare sul Catinaccio, rilassarti in ambienti eleganti e assaporare la cucina altoatesina in un contesto davvero suggestivo.

Ansitz Velseck

Per approfondire, leggi anche l’articolo dedicato: “Ansitz Velseck – Dove dormire a Tires“.

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Informazioni sull'autore

Due cuori in viaggio, con una costante voglia di fuga. Viaggiatori zaino in spalla, amanti dello sport e della natura e che non amano lasciare i propri sogni nel cassetto. Tra una corsa e l’altra ti raccontiamo il mondo.

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