Il nostro bisogno impellente di immergerci in natura, è una cosa che sentiamo spesso, e che facciamo ogni volta che ne abbiamo la possibilità, perché ci ricarica sempre di grande energia.
E in quest’ultimo anno di svariate restrizioni ne sentiamo ancora di più il bisogno. L’aria fresca e pura di un bosco, le grandi vallate e le alte cime per noi restano sempre uno dei più grandi spettacoli ai quali non riusciamo proprio a rinunciare. E anche questa volta la natura ci ha chiamato. Non c’è niente di meglio di una camminata con paesaggi da cartolina tutt’attorno. Siamo così tornati nel nostro posto del cuore a Sappada, e, in particolare, siamo saliti alle Sorgenti del Piave. Un fiume conosciuto anche come “fiume Sacro della Patria” per le sue vicende storiche.

La sua sorgente è nella Val Sesis, a 1.830 metri di altitudine, ai piedi del Monte Peralba, dove si trova anche l’omonimo rifugio. Una costruzione in pietra, indica esattamente dove nasce il fiume, dal quale inizia il suo lungo viaggio verso l’Adriatico.

Sorgenti del Piave

Una camminata che conosciamo a memoria, e che abbiamo provato ad ogni stagione, sotto il sole estivo ma anche ciaspolando con l’aria frizzantina che pizzica il viso.

Come raggiungere le Sorgenti del Piave

Si parte da Cima Sappada, attraversando uno dei borghi più belli d’Italia, e si prosegue lungo i vari tornanti, tra vette imponenti e un panorama da togliere il fiato, fino ad arrivare senza grandi difficoltà al Rifugio le Sorgenti.

Cima Sappada

L’escursione è molto semplice e adatta a tutti. Si può raggiungere la destinazione attraverso la semplice strada asfaltata, ma sicuramente di maggior fascino è arrivarci attraverso il sentiero all’interno del bosco.

Una camminata sempre in salita, con tratti in piano che ti permettono di recuperare il fiato, ma in ogni caso, ci sarà sempre una scusa per fermarsi ad ammirare la natura attorno, con i suoi meravigliosi panorami.

Sorgenti del Piave

Una volta giunto alle Sorgenti del Piave, ci sono diverse camminate che puoi intraprendere, come i Laghi d’Olbe a 2.164 metri oppure salire fino al rifugio Pier Fortunato Calvi a 2.167 metri per una visuale sulla vallata ancora più inebriante. All’incirca un’ora di cammino dove potrai notare tutto il gruppo montuoso circostante dal Peralba, Chiadenis e Avanza.

Tips: tra i trekking che non puoi perderti a Sappada c’è sicuramente il Rifugio P.F. Calvi e il Monte Oregone.

Rifugio Calvi

Il ritorno si percorre sempre sullo stesso percorso. Ti consigliamo però, di fare una tappa intermedia alla Baita Rododendro. Dove in estate potrai rilassarti e prendere un po’ di sole nel loro solarium, il tutto accompagnato con una buona birra ghiacciata e un piatto di salumi, oppure a 500 metri c’è un ulteriore rifugio Piani del Cristo.

Sorgenti del Piave

Il percorso non ha un grande dislivello, sono solo 600 metri su una lunghezza andata e ritorno di circa 18 km. Se non sei ben allenato puoi, comunque, raggiungere con l’auto il rifugio Piani del Cristo così da dimezzare la tratta. Qui troverai un grande spiazzo per lasciare la tua auto.

Dati tecnici:

  • Dislivello: 600
  • Lunghezza percorso: 18,5 km
  • Tempo di percorrenza: 4.00 ore
Andata Cima Sappada – Sorgenti del Piave

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Ritorno Sorgenti del Piave – Cima Sappada

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In realtà le sorgenti possono essere raggiunte anche in auto, ma che gusto ci sarebbe?

Nel periodo estivo, tuttavia, viene attivato anche un servizio di bus navetta offerto dal Comune di Sappada, ma da prenotare anticipatamente entro le ore 16.00 presso Sappada Infopoint Promoturismo FVG (Borgata Bach, 9).

Salire piano piano fino in vetta, con gli occhi illuminati dal paesaggio e l’aria fresca di montagna, per noi non ha prezzo. La pensi anche tu come noi?

Se, inoltre, cerchi altri consigli su cosa fare a Sappada, abbiamo scritto un articolo dettagliato per questa nostra meta del cuore. Non perdertelo!

Lara & Davide

Due cuori in viaggio, con una costante voglia di fuga. Viaggiatori zaino in spalla, amanti dello sport e della natura e che non amano lasciare i propri sogni nel cassetto. Tra una corsa e l’altra ti raccontiamo il mondo.

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