Immagina un sole che scalda in cielo, un sentiero immerso tra verdi pini, rocce bianche e panorami unici. Il profumo del bosco che ti ossigena il corpo e il solo rumore degli animali e nient’altro tutto attorno. Girati a 360° e lascia che i tuoi occhi si perdano nell’ampiezza del panorama che hai difronte. Questo è tutto ciò che troverai durante l’escursione dal Passo Giau. Un anello che tocca tutti i punti caratteristici di questa zona: rifugio Cinque Torri, rifugio Scoiattoli, rifugio Averau fino a concludere in vetta al rifugio Nuvolau a 2.575 metri di quota.
Ma prima di iniziare, se non ci conosci: noi siamo Lara e Davide. Amanti dei viaggi, della corsa e in generale delle attività outdoor e in natura. In questo blog troverai un mix di queste nostre 3 passioni, e puoi seguirci anche sui nostri canali social Instagram e Facebook.
Appena scenderai dalla tua auto, rimarrai subito senza parole, per il panorama che ti si presenterà difronte. E’ un posto meraviglioso sia d’inverno con le ciaspe, come già ti abbiamo raccontato qui, sia d’estate. Difficile scegliere il momento migliore. Noi consigliamo di andarci più volte all’anno per vedere questa meraviglia in tutte le sue stagioni con i suoi diversi colori e paesaggi.
Escursione dal Passo Giau al rifugio Nuvolau: il nostro itinerario
Si parte dal parcheggio del Passo Giau a circa 2.236 metri di quota, mantieni sempre la destra sul segnavia 443. Troverai l’indicazione “Via Ferrata Ra Gusela”, ma tu mantieni la destra e continua fino al rifugio Cinque Torri e poi al Rifugio Scoiattoli a 2.224 metri di quota.
Rimarrai senza fiato già dai primi passi, e non per la fatica della salita, bensì per lo spettacolare panorama che si presenterà davanti ai tuoi occhi, che abbraccia a 360° tutte le Dolomiti. Da subito noterai i gruppi più montuosi più famosi, dal Gruppo Sella, la Marmolada e le Pale di San Martino. Sarai immerso in un continuo contrasto tra verdi pini, rocce bianche e il cielo azzurro che si riflette sulle montagne. Ti sentirai subito rigenerato alla sola vista. Impossibile non restare a bocca aperta difronte a così tanta bellezza, e se sarai fortunato come noi, troverai anche delle stupende marmotte durante il tragitto.
Una volta giunto al rifugio Scoiattoli, fai un giro su te stesso e goditi tutto lo splendido panorama attorno a te. Riprendi fiato e gustati una pausa in questo luogo così affascinante ed incredibile.
Dal rifugio Scoiattoli al rifugio Nuvolau
Una volta recuperato un po’ d’energia, continua lungo il percorso 439 fino al rifugio Nuvolau a 2.575 metri di quota, passando prima per l’Averau.
La salita è breve ma abbastanza faticosa, se non si è molto allenati, procedi con calma, e gustati così il panorama perché non salire sarebbe un sacrilegio. Una volta giunto in vetta, da qualsiasi parte tu guarderai, godrai di qualcosa di unico. Da qui potrai beneficiare di un’incantevole vista sulla Tofana di Rozes, Civetta e Marmolada, uno scenario praticamente da cartolina.
Decidere di scendere è la parte più difficile, perchè non vorrai più allontanarti da questa meraviglia. Riprendi quindi il percorso per il Rifugio Averau, segui il sentiero 452 e ritornerai così al punto di partenza dalla parte opposta.
Dati tecnici:
- Dislivello: 730
- Lunghezza percorso: 11 km
- Tempo di percorrenza: 3.30 ore
E infine i nostri consigli:
Come sempre il nostro consiglio è di partire alle prime luci del mattino per vivere al meglio questa stupenda giornata, per ammirare il paesaggio in completo silenzio e sentirti più a stretto contatto con la natura circostante, ascoltando solo i rumori del bosco e nient’altro. Si tratta di un percorso molto quotato, per questo motivo, l’ideale è percorrello fuori stagione o di primo mattino.
Il tracciato non è particolarmente impegnativo, ma presenta comunque un fondo del terreno sconnesso. Ci vuole quindi un minimo di preparazione fisica e un piedo fermo e abituato a camminare in montagna, soprattutto per la prima parte del percorso. Parti sempre ben equipaggiato, con scarpe tecniche adeguate e non semplici sneakers. Nel nostro shop trovi qualche consiglio in merito, che potrebbe esserti d’aiuto.
Però sicuramente ammirerai dei panorami indimenticabili che ti faranno passare in secondo piano ogni fatica.
Variante più semplice: segui il sentiero 452 sia all’andata che al ritorno senza fare l’anello. Il terreno è meno roccioso e più semplice.
ciao Lara & Davide il vostro articolo è super dettagliato, e come sempre avete postato foto strepitose .
Grazie, gentilissima!
Non sono un’amante del trekking e delle escursioni in montagna, ma mi avete quasi fatto venire voglia di provare! Bellissimo articolo!
Diciamo che questo è uno dei sentieri più gettonati in assoluto! Un panorama che stupisce.
Ah meraviglia, abbiamo fatto anche noi questa escursione. A me piace da impazzire la zona, e quest’inverno siamo stati a fare una ciaspolata alle 5 Torri partendo da Bai de Dones. Anch’io ne ho scritto sul blog, di entrambe. Ho letto anche l’altro vostro articolo “versione inverno”.
E ora vado a vedere se avete scritto di altre escursioni in zona, qualcuna l’ho fatta, ma me ne mancano diverse.
Quelle zone sono meravigliose! Adesso vado a vedermi il tuo articolo. A breve scriveremo di altre escursioni…quindi non perderle!!
Ciao! Questo è un percorso ce sogno di fare da anni, l’unica cosa che non mi è chiara dal vostro articolo è se lungo il tragitto ci sono dei tratti esposti. Io soffro di vertigini, quindi sapere quest’informazione è fondamentale per decidere se affrontare o meno un percorso…
Hai ragione, non l’abbiamo specificato. Non ci sono tratti esposti, anche Davide soffre di vertigini, e quindi evitiamo certi tipi di trekking. E’ un percorso assolutamente fattibile per tutti, certo con un po’ di allenamento sulle gambe altrimenti soffri la salita, ma merita davvero tantissimo. E’ speciale!