Aggiornato il 5 Settembre 2025 alle 07:22 am
Complice la nostra partecipazione alla Potato Run (Erdapflauf), abbiamo avuto finalmente l’occasione di esplorare la Valle Aurina in estate, dato che finora l’avevamo vissuta solo d’inverno. Oggi ti portiamo con noi al rifugio Roma – Kasseler Hütte (2.276 m) e al lago Maler, un’escursione di straordinaria bellezza all’interno del Parco Naturale Vedrette di Ries – Aurina, tra panorami che rapiscono il cuore e la mente.
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Escursione al rifugio Roma: punto di partenza

L’escursione al rifugio Roma inizia dal parcheggio a Riva di Tures, a pagamento per l’intera giornata (5€, pagamento anche con bancomat). Già da qui la vallata si mostra in tutta la sua bellezza, con il verde intenso dei prati e dei boschi che cattura lo sguardo.
Il percorso in dettaglio verso il rifugio Roma
Il sentiero da seguire è il numero 1, sempre ben segnalato. Si entra subito nel bosco, un vero toccasana nelle giornate più calde d’estate. Nel nostro caso, in realtà, c’erano solo 8°C, ma la salita ci ha subito riscaldato.

Il trekking procede in modo costante all’interno del bosco, ma con diversi punti panoramici dove ammirare la vallata: uno spettacolo unico. Il percorso non è particolarmente tecnico, ma la salita può risultare impegnativa per chi non è allenato e il fondo può essere scivoloso per le correnti d’acqua. Si attraversano anche due ponticelli sulle impetuose cascate, confermando il motivo per cui la Valle Aurina è chiamata “terra d’acqua”.

Usciti dal bosco, si apre un panorama unico: il rifugio Roma comincia a comparire tra le montagne, incorniciato dal monte Collalto/Hochgall (3.436 m), la cima più alta delle Vedrette di Ries.

Arrivare al rifugio Roma a 2.276 metri è come entrare in una cartolina, con i suoi caratteristici balconi rossi e il paesaggio alpino circostante.

Proseguendo verso il Lago Maler
Non ancora stanchi, proseguiamo lungo il sentiero 1A per raggiungere il lago Maler (Malersee). Una scelta vincente: solo 50 minuti in più di trekking, ma completamente immersi nella bellezza alpina.

Il sentiero scende leggermente per poi risalire, diventando più tecnico e con tratti di pietrisco, sempre accompagnati da panorami che lasciano senza fiato. Viste incantevoli e una continua sorpresa ammalia i nostri occhi.

Superiamo un tratto esposto, aggiriamo uno sperone roccioso e finalmente raggiungiamo il lago alpino a 2.530 metri, ai piedi del Monte Nevoso.

Il lago Maler si presenta cristallino, incorniciato da cime oltre i 3.000 metri appartenenti al Gruppo Alti Tauri, alle Vedrette di Ries e al Gruppo della Cima Dura. Un vero e proprio gioiello, che ci ha lasciato letteralmente senza parole.

Approfittiamo delle piacevoli temperature e di questa splendida vista per il nostro pranzo al sacco e per goderci qualche minuto di totale silenzio e contemplazione: qui il tempo sembra fermarsi.

Ritorno con piccola variante

Ahimè, ogni avventura ha il suo ritorno. Ripercorriamo il sentiero dell’andata fino al rifugio Roma, quindi imbocchiamo il sentiero numero 8, che avevamo visto anche all’andata, che scende inizialmente nel bosco e poi su comoda e larga forestale fino alla Val del Rio, vicino all’Hotel Jausenstation Säge, e infine al parcheggio seguendo la strada.

Ti consigliamo di seguire esattamente questo itinerario in quanto più agevole la discesa da questo lato e anche più breve.
Dati tecnici:
- Dislivello: 1.105
- Lunghezza percorso (A/R): 16,00 km
- Tempo di percorrenza: 5:00 (varia in base al tuo allenamento)
Se ti fermi al rifugio Roma, il percorso è di circa 10 km con 700 m di dislivello.
Consigli per la sicurezza

Come sempre ci raccomandiamo, è importate avere l’attrezzatura idonea al percorso, oltre a fare attenzione alle condizioni meteo e alla stagione in cui lo si percorre. Se è sempre sconsigliabile utilizzare semplici sneakers durante i trekking, qui lo è ancora di più per il tipo di terreno, quindi: scarponi fondamentali.
Inoltre, non dimenticare: giacca antivento, mappa o dispositivo GPS, occhiali, crema solare, kit di primo soccorso, abbigliamento specifico, guanti, zaino con cibo e bevande. Per consigli sull’attrezzatura, visita il nostro shop.

Inoltre, ricordati di valutare il percorso in base alle tue capacità fisiche, all’allenamento visto che il dislivello non è proprio contenuto e nell’ultimo tratto, verso il lago ci sono tratti esposti.
Dove dormire in Valle Aurina

Se stai cercando anche un buon alloggio dove soggiornare in zona, ti consigliamo:
- Pensione Moarhof a Campo Tures: elegante, a conduzione familiare, profuma di legno, e con colazione con prodotti locali di qualità;
- Chalet Hochgruberhof a Selva dei Molini: due splendidi chalet costruiti con materiali naturali e una piccola SPA privata con sauna e idromassaggio.
Se come noi ami gli alloggi sostenibili, dai un’occhiata alla nostra guida.

Con questo trekking abbiamo quasi chiuso la stagione estiva nel migliore dei modi: un giro emozionante in Valle Aurina. Poche ore immersi nella natura, respirando aria pura e lasciandoci incantare da una bellezza infinita. Un’esperienza che ricarica mente e corpo, ricordandoci quanto sia prezioso il contatto con la natura.
La Valle Aurina offre davvero un piacevole ambiente naturale e incontaminato ideale per chi ama la natura e la pace.

