Il trekking che ti raccontiamo oggi non rappresenta proprio l’idea iniziale che avevamo appena partiti. Ma purtroppo, il meteo man mano che camminavamo non prometteva bene, e guardandoci un po’ attorno abbiamo deciso di deviare e non completare l’intero anello che sarebbe passato per il Rifugio Bec de Roces, il Rifugio Kostner per poi scendere fino al Lago Boè. Ma già ti preannunciamo, che i panorami che siamo comunque riusciti a vedere sono stati entusiasmanti.
Infatti questo trekking ti permette di ammirare una splendida vista del Gruppo del Sella, con punti davvero scenografici, che non sembrano neppure le classiche Dolomiti. Pareti rocciose e pinnacoli la fanno da padrona.
Sei pronto a seguirci in questo anello ai Bec de Roces?
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Anello Bec de Roces: percorso
Si parte dal Passo Campolongo, il famoso passo che collega Corvara in Val Badia ad Arabba in Veneto. Ci sono diversi parcheggi dove lasciare l’auto lungo il passo.
Il sentiero da seguire è il n. 638, attenzione che si sono più imbocchi. Ti consigliamo di salire dal percorso vicino all’hotel Monte Cherz così da provare l’anello esatto che ti proponiamo.
All’istante potresti avere un piccolo spavento a vedere la salita, ma in realtà la pendenza è parecchio notevole ma, per un breve tratto e su comoda strada forestale, e in circa mezzoretta sarai già arrivato al Rifugio Bec de Roces a metri 2.160 di altitudine.
Questo rifugio gode davvero di una vista incantevole a 360° su tantissime vette dolomitiche, tra le quali il Civetta, il Pelmo, le Tofane oltre ad una vista splendida sulla Marmolada ancora particolarmente innevata.
Ammiriamo il panorama e proseguiamo subito per il sentiero n. 640 fino ad arrivare ai Bec de Roces. Un gruppo di rocce e pinnacoli davvero scenografici ed emozionanti.
Il sentiero qui cambia notevolmente, è tutto roccioso e sempre in salita. Scarpe adatte sono fondamentali.
Tips: se hai bisogno di qualche consiglio consulta anche il nostro shop, per vedere cosa utilizziamo.
La nostra idea iniziale, era quella di proseguire fino al rifugio Kostner a 2.500 metri, che sembra incastonato davvero in un posto incantevole. Ma purtroppo col passare del tempo, si aggiravano sempre di più delle nuvole davvero poco rassicuranti, oltre ad esserci ancora diversi tratti di neve, che non ce la siamo sentiti di proseguire.
Avevamo con noi i ramponcini, ma a volte è meglio avere la consapevolezza di non rischiare e tornare per un’altra via. Come dice sempre Davide, queste montagne non spariscono.
Deviazione verso il Lago Boè
Così alla prima deviazione verso il Rifugio Kostner (sentiero n. 637) optiamo per chiudere l’anello seguendo per il Lago Boè detto anche Lech de Boè mantenendoci sul sentiero n. 640.
Questo percorso ci regala comunque dei panorami incredibili, si nota ancora meglio il sentiero labirintico che abbiamo appena attraversato pieno di questi strani pinnacoli.
Di per sé il percorso non è difficile, solo che abbiamo perso un po’ le tracce con la neve, e ahimè anche del lago. Perché senza rendercene conto, poi ci siamo trovati al Rifugio Boè Alpine Lounge, e solo lì abbiamo realizzato che il lago l’avevamo già superato.
Ed è un peccato perché dalle foto online sembra davvero un bellissimo laghetto dolomitico di colore verde acceso, non perdertelo quindi come noi!
Anche da questo rifugio si gode davvero di un meraviglioso balcone panoramico dove puoi leggere e individuare tutte le vette dolomitiche. Ci piace sempre capire i nomi delle cime che stiamo guardando, perché non le riconosciamo sempre tutte.
Da qui sarà poi tutto in discesa, riprendendo il sentiero n. 638 fino alla propria auto.
Dati tecnici:
- Dislivello: 500
- Lunghezza percorso: 7,00 km
- Tempo di percorrenza: 2.15 ore
Termina qui il racconto di questo anello ai Bec de Roces, purtroppo non interamente completato.
Con il Rifugio Kostner ci resta quindi un conto in sospeso. Sicuramente ci ritorneremo anche perché da qui si può raggiungere il Piz Boè a 3.000 metri, che ci stuzzica parecchio.
Ti è mai capitato di rinunciare ai tuoi piani? Raccontacelo nei commenti.