Correre una maratona non è una cosa da tutti i giorni per noi amatori e, per viverla al meglio devi sicuramente arrivare preparato. E correre un lungo per la maratona è sempre indispensabile. Eh sì, se vuoi affrontare una maratona, non ci sono dubbi, devi affrontare le lunghe distanze.
I lunghi sono uno dei vari step della tabella di allenamento e, sono allenamenti importanti per ogni maratoneta che vuole portare a casa il risultato senza arrivare troppo sfinito.
Chiaro, non ci si arriva dall’oggi al domani, lo si fa sicuramente a step. Si inizia con una domenica dove si corre i 21km, poi si allunga ai 25 e ancora i 30 e infine i temutissimi 35 chilometri.
L’ultimo lungo pre maratona
Questo week è stata la volta dell’ultimo lunghissimo pre maratona di Parigi, ovvero i 35 km!
La sfortuna vuole che non ci siano molte gare in giro e quindi, anche stavolta, ho corso in solitaria. Così la fatica è sicuramente doppia, perché sei sola praticamente con te stessa! Ma allo stesso tempo è una buona prova di forza anche per la propria testa.
Il lungo ha solo una funzione specifica, quella di abituare il tuo corpo a faticare ad un ritmo non troppo veloce, ma per tanto tempo.
Se ascolti i veterani della corsa ti diranno sempre “devi imparare a stare sulle gambe”. Quindi si corre ad un ritmo più blando della gara, abituandoci a stare fuori con esse, e soprattutto abituando la propria mente.
Solitamente il lungo lo imposto come progressivo, partendo molto lenta fino ad arrivare a ritmo maratona e anche leggermente più forte.
Ma visto che ormai ho corso in lungo e in largo tutti i percorsi vicino a casa, per cambiare e motivarmi maggiormente ho optato per un lungo collinare. Perché correre in un percorso nuovo o comunque che non facevo da molto tempo, ti permette di avere una mente più distratta, e la fatica diminuisce. Qualsiasi distrazione esterna o diversa dal consueto percorso, ti può dare una carica in più per affrontare anche i momenti in cui ti senti maggiormente stanca.
Correre la maratona è un viaggio!
Quando si dice che la maratona non è solo un’esperienza di quel giorno fatidico, ma è un viaggio, non è una battuta. Un viaggio che dura qualche mese, un viaggio dove inizi a capire il tuo corpo e a conoscerti, e dove ti metti sempre alla prova.
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Ora non resta che pensare a Parigi e ai miei 42,195 che mi aspettano! Con l’obiettivo di divertirmi e portare a casa il miglior risultato che possa fare. Seguimi in questa avventura, non lascarmi sola!