Con l’arrivo della primavera, ancora di più la nostra voglia di stare all’aperto e perderci in nuovi sentieri aumenta. Non vediamo l’ora di rimetterci i nostri scarponi e salire verso nuove vette. Un trekking in Val di Fassa sarà probabilmente una delle nostre prime fughe dalla città, appena ci sarà concesso.
La Val di Fassa per noi è stata veramente una grande sorpresa, paesaggi idilliaci aperti a 360° gradi, colori spettacolari e una quiete che ci fa amare sempre di più le nostre care Dolomiti.
Trekking in Val di Fassa: ti portiamo al rifugio Passo Principe
Si può partire dalla caratteristica frazione di Muncion, a pochi chilometri dal centro di Pera di Fassa. Cerca però di arrivare presto perché c’è solo un piccolo parcheggio. (In estate è in funzione anche un servizio di bus navetta che parte da Vigo, Pozzo o Pera di Fassa fino a Muncion, prenotabile attraverso l’applicazione CTAGO, consulta online il sito dell’Ente Turistico per maggiori informazioni).
Si percorre quindi la strada del Gardeccia e si cammina agevolmente in mezzo al bosco iniziando a scorgere le prime vette, seguendo le indicazioni per i rifugi Gardeccia e Stella Alpina (1.950 metri).
Sarai circondato da abeti e pini mughi che man mano che si sale, tendono a scomparire dando spazio ad un paesaggio lunare davvero dolomitico.
Già durante tutto questo percorso rimarrai senza fiato dalla bellezza dei paesaggi, e ti sentirai soddisfatto del breve sentiero percorso, però, come sempre, più in alto vai più godrai della vista circostante.
Quindi ti consigliamo di imboccare la mulatteria 546 in direzione del rifugio Vajolet e del rifugio Preuss Hutte. Durante l’inero trekking rimarrai ammagliato dal verde che contrasta con il bianco delle rocce e il blu del cielo.
Più si sale e più i panorami sono spettacolari
La forestale continua sempre in salita, fino a raggiungere i due rifugi a quota 2.243 metri. Due strutture una affianco all’altra che si trovano in un luogo davvero suggestivo. Obbligatoria una sosta per ammirare lo stupendo paesaggio circostante. Respira a pieni e polmoni e riempiti gli occhi di meraviglia, la sensazione sarà stupenda.
Proseguiamo la nostra camminata fino al rifugio Passo Principe (2.601 metri) seguendo il sentiero 584, con un paesaggio che diventa sempre più lunare. Una salita prepotente, ma che sarà ricompensata da un paesaggio da togliere il fiato.
Arriverai ad un piccolo rifugio incastonato nella roccia, con uno stupendo balcone panoramico, ti sembrerà di essere in cima al mondo di fronte all’intero gruppo del Catinaccio.
Uno spettacolo a cielo aperto! Svegliarsi qui dev’essere uno qualcosa di unico, che sicuramente ci siamo promessi di fare!
Dopo aver contemplato il paesaggio non ci resta che scendere fino al paesino di partenza.
Dati tecnici:
- Dislivello: 1.350
- Lunghezza percorso (A/R): 19,5 km
- Tempo di percorrenza: 6.00 ore
Inutile negare che 19 km non sono proprio pochi. Bisogna sicuramente avere una buona gamba, oppure puoi accorciare la prima parte prendendo la seggiovia Vajolet da Pera di Fassa fino a Pian Pecei e poi proseguire a piedi fino alla conca di Gardeccia attraverso il “Sentiero delle Leggende“.
Con questo luogo, abbiamo in sospeso ancora un traguardo con il rifugio Re Alberto e le sue celebri Torri del Vajolet a 2.821 metri, vero inno alla verticalità dolomitica.
Il percorso si inerpica tra roccette e passaggi impegnativi, che nonostante siano resi più agevoli da una corda fissa non ce la siamo sentita di affrontare per del ghiaccio ancora presente, e senza ramponcini non ci siamo fidati a raggiungere la vetta, ma c’è sempre un motivo per tornare in un posto che è ci rimasto nel cuore, cosa dici?